Ottava lezione: i pianeti in quarta casa

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Le case più difficili, a livello astrologico, sono la quarta, l’ottava e la dodicesima.
Questo perché sono considerate case notturne, nelle quali è più vivo il potere dell’inconscio.
La quarta casa, cosignificante del Cancro è sotto il dominio della Luna, rappresenta il nostro passato e viene definita F.C.
Si dice infatti che il cancro, è la porta dell’Incarnazione, così come la luna è considerata la nostra genitrice .
Qualora l’individuo abbia un conflitto irrisolto in quarta casa – che è la casa degli avi, della famiglia, del passato, dell’ereditarietà -, tanto più sarà soggetto a difficoltà di realizzazione nell’ambito sociale e del lavoro.
Se esiste un problema nelle radici, questo si riverserà nelle fronde; similmente, la persona vissuta da un contrasto interiore propenderà ad esprimerlo nel rapporto con gli altri.
Per tale ragione le problematiche che l’individuo vive in quarta casa, inevitabilmente si rispecchiano nella decima, ossia nella realizzazione della missione individuale nel sociale.
La quarta casa è definita la casa materna con influenza paterna, così come la decima è detta la casa paterna con influenza materna.
Per coloro che non hanno pianeti in quarto campo, è necessario verificare che segno cade la casa. Per esempio se è in acquario, governato da Saturno, l’individuo non ha vissuto momenti felici nell’infanzia, è stato in qualche modo raggelato.
Una quarta casa sotto l’influsso di Venere, ad esempio in Bilancia, è sintomatica di una persona che ha avuto un rapporto armonioso con l’ambiente familiare.
Coloro che hanno pianeti in questo campo devono attuare un affrancamento dal passato, devono realizzare un io autonomo in grado di distaccarsi dai modelli collettivi che operano all’interno della famiglia e della società.
Il più delle volte è difficile recidere il cordone ombelicale che ci lega al passato e diventa complicato pensare di separarci dal nostro stadio regressivo-infantile.
Eppure è proprio qui nella quarta casa che l’essere umano, se apprende la lezione e riesce ad analizzare costruttivamente il passato, è in grado di costruire il suo presente ed il suo futuro coscientemente, riuscendo così a strutturare un nucleo pienamente originale e libero.

Aspetti dei pianeti in quarta terza.
SOLE IN CASA QUARTA

L’individuo che a questo aspetto deve lavorare su di sé per attuare un nucleo individuale, separandosi da tutto ciò che è passato e collettivo, facendo morire metaforicamente dentro di sé le figure genitoriali.

LUNA IN QUARTA CASA

Proprio nella casa della Luna, portatrice di valori emozionali, il distacco diviene ancora più problematico e sussiste il rischio dell’identificazione del collettivo. La sensibilità raggiunge i massimi livelli, ma c’è un reale pericolo di introiezione esasperata della figura materna. Il problema di questi soggetti può essere derivato da una esagerata influenza della madre la quale fa sì che si instauri un processo di regressione.
Chi ha la luna qui si commuove facilmente e viene travolto è vissuto dalle sue stesse emozioni. L’intuito innegabile che pervade coloro che hanno questo aspetto, spesso dà vita a poeti, a chi in qualche modo riesce a tradurre i sentimenti tramite la poesia.

MERCURIO IN CASA QUARTA

La capacità logica si stempera nell’emozione, perdendo la sintesi propria di un Mercurio in terzo campo. Nell’infanzia c’è grande importanza di fratelli e degli amici, dato che questo pianeta rappresenta i nostri simili. L’individuo, anche se soggetto ad una forte emotività nervosa, riesce a creare un filo conduttore che gli permette di non essere schiacciato dalla figura genitoriale.

VENERE IN CASA QUARTA

A meno che non sussista ad esempio una quadratura con Saturno, la Venere qui si trova bene ed è indice di un ambiente familiare che ha accolto l’individuo con calore e sentimento.
È dunque un vivere in maniera affettiva ed armonica con la famiglia.
MARTE IN QUARTA CASA

Indica non solo un genitore coercitivo,ma anche una violenza ed una prevaricazione che l’individuo ha vissuto nell’ambito familiare.

GIOVE IN QUARTA CASA

La persona che ha nel tema natale un Giove posizionato in quarto campo può avere posto idealmente la figura genitoriale, in questo caso probabilmente quella paterna, su un piedistallo, per accorgersi poi che non era l’idolo che immaginava ( specialmente se Saturno entra in dissonanza con giove).
Significa, a volte, vedere la realtà in un certo modo e poi essere delusi nello scoprire che non è così. Nella accezione positiva può essere invece un buon rapporto con il padre.

SATURNO IN QUARTA CASA

La quarta casa -sotto l’azione della Luna e nell’ambito del Cancro- , male si unisce a Saturno o ad un segno Saturnino, quale, ad esempio, il Capricorno.
E’ l’aver vissuto in un ambiente familiare che ha relegato l’individuo nella freddezza e nella solitudine, il non essere stato compreso dai genitori e l’aver subito una educazione repressiva.
Questo è un aspetto piuttosto pesante, che esprime una relazione alquanto problematica con i genitori. Poichè la quarta casa e all’ insegna dell’ emozionalità, la persona, avendo sopportato un inflazione in campo emozionale, è portata ad avere malattie di origine psicosomatica.

URANO IN QUARTA CASA

Descrive un ambiente familiare particolare caotico, che potrebbe essere comunque stimolante. A volte può indicare uno dei genitori strano o con disturbi mentali, secondo come è posizionato Urano.

NETTUNO IN QUARTA CASA

E l’immagine che la persona percepisce della famiglia. In relazione alla posizione di Nettuno nell’astrotema, può dare all’individuo una visione di illusoria armonia con la conseguente delusione derivante dallo scoprire una diversa realtà.
Spesso ci può essere la figura di un genitore non equilibrato, alcolizzato o privo di sanità mentale.
Può rappresentare anche un qualcosa di non chiaro circa la propria nascita od un segreto che serpeggiano in famiglia.

PLUTONE IN QUARTA

Questo è un aspetto veramente pesante perché rappresenta un problema inconscio che l’individuo ha recepito dalla famiglia che non gli permette di essere libero. È un aver subito in maniera precisa e schiavizzante le figure genitoriali. Il soggetto profondamente incatenato al modo di pensare familiare e collettivo e, pur rendendosi conto che sarebbe bene per lui pensare ed agire in modo autonomo, non è in grado di farlo. Può anche essere un ragazzo adottivo che improvvisamente scopre che coloro che ha da sempre considerati i suoi genitori, in realtà non lo sono.

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